Khalid, ventitreenne cittadino degli Emirati Arabi, il membro dell’equipaggio che ha il compito di rappresentare gli Emirati nella sfida sulla barca che porta il nome della sua terra d’origine, ha raccontato che sabato, il giorno in cui la barca ha perso l’albero, è stato il più pauroso di tutta la sua vita.
“Quando è successo era notte fonda. Fortunatamente siamo tutti ben preparati e quindi abbiamo reagito con calma e professionalità, ma lo stesso, il cuore mi batteva all’impazzata. Grazie a Dio, stiamo tutti bene.”
L’incidente è accaduto sabato 5 novembre sera alle 19,15 UTC. Il mare era molto mosso e la barca camminava veloce, quando scendendo da un onda più grande, l’albero, alto 31 metri, si è spezzato in tre parti ed è caduto.
“Tutti sapevano cosa fare -continua Khalid- in particolare Wade, si è buttato in acqua e ha tagliato tutte le sartie per liberare l’albero. Un atto di vero coraggio. Quando ti trovi in una situazione come quella, è il momento che capisci veramente chi sei e cosa sei capace di fare.”
La barca portata dallo skipper inglese Ian Walker, riprenderà il mare non appena sarà eseguita la sostituzione dell’albero.
“Il nome di Azzam - dice Khalid - significa determinazione, e questo è quello che sentiamo tutti noi in questo momento. Certo, ora riprendere il mare fa paura, ma noi siamo tutti molto determinati a dare il 110 per cento e correre per vincere questa regata.”
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