Il gruppo di testa è ancora molto compatto e si assiste a una lotta di strambate per posizionarsi al meglio e guadagnare miglia preziose per far rotta più a ovest, verso le calme equatoriali prima e verso il cancello di Fernando di Noronha poi.
Ma navigare sotto costa comporta anche dei rischi. I franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che avevano mantenuto la testa della flotta fin dal mattino di giovedì 16 ottobre, nella notte hanno urtato un oggetto non identificato e rotto un timone, cedendo la leadership ad Abu Dhabi Ocean Racing.
“Erano le 2.10 UTC (le quattro ora italiana), al timone c'era Thomas (Rouxel) e abbiamo urtato qualcosa.” Così comincia il racconto dell'Onboard reporter di Dongfeng Race Team Yann Riou dell'incidente occorso alla barca franco/cinese. “L'impatto è stato violento. Non sapevamo cosa fosse. Abbiamo controllato il timone sopravento, abbiamo controllato la chiglia. Poi ci siamo resi conto di non avere più il timone sottovento, abbiamo verificato che non ci fossero vie d'acqua. Dieci minuti dopo, abbiamo strambato. Avevamo due opzioni: installare il timone di rispetto, oppure rimuovere quello che era rimasto del vecchio e sostituirlo con un nuovo. Abbiamo deciso di fare così. Abbiamo preparato il timone, abbiamo arrotolato la vela di prua, l'abbiamo ammainata e abbiamo ammainato anche la randa. Proprio in quel momento abbiamo visto Abu Dhabi Ocean Racing che ci passava vicino... Thomas ha indossato la muta e si è tuffato in acqua. Kevin (Escoffier) era nel compartimento di poppa e il resto dell'equipaggio in coperta. Abbiamo rimosso ciò che era rimasto del vecchio timone e posizionato quello nuovo. Poi abbiamo issato di nuovo le vele, e ora facciamo venti nodi di velocità.”
Abu Dhabi Ocean Racing, dello skipper britannico Ian Walker è alla guida del gruppo che risulta essere abbastanza compatto, ad eccezione di Team SCA che ha accumulato circa 70 miglia di distacco.
Le barche sono finalmente entrate in un buon flusso di vento da nord-nordest di circa 20 nodi, dopo che per giorni interi i team erano andati a cercare anche il minimo refolo di vento in più a poche miglia, se non a poche centinaia di metri dalla costa africana.
Il rischio di navigare vicino alla costa è quello di urtare oggetti galleggianti o di rimanere impigliati in reti, come successo ad Abu Dhabi, o a Team Brunel che ha dovuto mandare un uomo in acqua per togliere un grosso pezzo di plastica dalla chiglia.
L'equipaggio completamente femminile di Team SCA ha anche seguito una rotta irregolare, come mostrato dalla cartografia, poi spiegato da bordo, causata da una rete da pesca impigliata nello scafo.
Guardando la cartografia e le condizioni meteo attuali sulla zona dove navigano i sette Volvo Ocean 65 sembra improbabile che possano strambare ancora verso terra, ma piuttosto cercheranno di “guadagnare” ovest.
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