Ideata dagli Architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi, organizzata dall’Associazione 1001VELAcup in collaborazione con l'Università degli Studi di Palermo ed il Circolo della Vela Sicilia, la 1001VELACup si pone come obiettivo quello di stimolare gli studenti a progettare delle derive innovative, impiegando materiali riciclabili e soluzioni ecologiche, e con queste barche saranno poi gli stessi studenti a sfidarsi in acqua.
Tecnicamente le derive impiegate per questa manifestazione sono definite come Skiff, ovvero delle barche con “terrazze” laterali come il 49er olimpico. Il programma prevede anche una giornata di match race, quella d’apertura, dove gli equipaggi saranno misti tra studenti e professori.
In regata oltre all’Università di Palermo torna anche il Politecnico di Torino, l’Università di Padova, la tedesca Karlsruhe University of Applied Sciences che avrà due scafi, l’Università di Trieste, la Federico II di Napoli e il Politecnico di Milano.
La maggior parte di queste saranno in acqua con più di una barca, per una flotta di prototipi che sfiorerà le 20 unità.
“Torniamo in acqua con una regata che sarà più lunga di un giorno rispetto al programma degli anni precedenti” racconta il fondatore della 1001VELACup Paolo Procesi.
“La novità più importante riguarda il regolamento che non è più deciso dai tre vincitori dell’ultima regata, ma da tutte le università in lizza per il Trofeo 1001VELAcup. È il primo esempio di regolamento democratico. Non possiamo che ringraziare l’Università di Palermo e il Circolo della Vela Sicilia che non si tirano mai indietro quando ci sono iniziative da promuovere come questa” ha commentato Procesi.
La 1001VELACup
La 1001VELACup è la regata aperta ad atenei italiani e stranieri, nella quale si sfidano gli studenti con le barche da loro stessi progettate e costruite. Gli skiff in gara dovranno essere realizzati con materiali sostenibili e potere essere riciclabili.
L’evento si svolge nel golfo di Mondello, a Palermo, e l’edizione di quest’anno si terrà dal 23 al 26 settembre.
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