Vento forte e onde molto alte stanno mettendo a dura prova le sei barche in regata e i 57 velisti oceanici. La flotta è ancora raggruppata in poco meno di 9 miglia, guidata da Dongfeng Race Team, Abu Dhabi Ocean Racing e MAPFRE, e tutti cercano di uscire indenni da queste condizioni potenzialmente pericolose per barche, uomini e attrezzature.
Navigare controvento con 20/30 nodi di vento non è certo una situazione ideale e se a questo, si aggiunge uno stato del mare “cattivo” con onde sui 4/5 metri, la cosa è tutto tranne che piacevole. Il forte vento presente sull'area è la conseguenza di una zona di altra pressione situata fra le città cinesi di Shanghai e Qingdao, che crea un robusto monsone di nord-est lungo la rotta per lo stretto di Luzon, ossia fra Taiwan e le Filippine, proprio dove sta facendo rotta la flotta.
Secondo le previsioni le condizioni dovrebbero migliorare una volta le barche usciranno dal Mar Cinese Meridionale per entrare nel Mare delle Filippine, ma lo stretto dista ancora circa 400 miglia. Curiosamente quest'area del pianeta è nota per il gigantesco movimento ondoso sottomarino, un fenomeno del tutto invisibile ma che ha forti effetti sul clima e l'ecosistema oceanico.
Secondo il meteorologo della regata Gonzalo Infante, domani mattina la flotta incontrerà le condizioni più dure, con 25 e fino a 35 nodi di bolina.
All'ultimo rilevamento delle posizioni i battistrada sono i leader della classifica generale, i franco/cinesi di Dongfeng Race Team, seguiti a pochissima distanza da Abu Dhabi Ocean Racing con il quale si sono dati il cambio al vertice per tutta la notte. Terzi sono spagnoli di MAPFRE, quarto Team Brunel, poi Team Alvimedica e Team SCA. I sei scafi sono comunque tutti racchiusi in un raggio di poco meno di 9 nove miglia e navigano con velocità tutte superiori agli 11 nodi.
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