lunedì 2 dicembre 2024
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Brigantes, un cargo ecosostenibile

Recuperare un’ex nave da carico a vela, costruita nel 1911, per adibirla al trasporto ecologico di merci a emissioni zero, sfruttando il vento e l’energia elettrica autoprodotta come mezzi di propulsione

Brigantes
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Brigantes, questo il nome del veliero protagonista di un progetto di trasformazione che verrà impiegato anche per la formazione professionale di marinai e il trasporto passeggeri. La nave, lunga 30 metri, è attualmente ai restauri nel cantiere Da.Ro.Mar.Ci di Trapani, in Sicilia. Il varo è previsto per il 2018.

I protagonisti di questa straordinaria avventura sono Oscar Kravina, costruttore e restauratore di imbarcazioni e coordinatore del progetto, l’ingegnere tedesco Tobias Blome, perito nautico e consulente navale per aziende del settore marittimo, Daniel Kravina, organizzatore di eventi culturali e amministratore della Brigantes Shipping Company, l’italiano Giuseppe Ferreri, capitano di marina mercantile che ha iniziato la propria carriera proprio a bordo di Brigantes quando ancora trasportava merci tra la Sicilia e l’isola di Pantelleria. A lui sarà affidato il comando del veliero.

Il veliero quando venne varato nel 1911 presso i cantieri Lühring di Brake, in Germania, si chiamava Meta ed era uno scafo in ferro chiodato lungo 30 metri, largo 7 metri, armato a goletta a gabbiole. Bottino di guerra ai francesi nel 1920, nel 1923 arrivò in Italia, dove venne adibito al trasporto di talco dalla Sardegna a Livorno. Negli Anni Cinquanta subisce lo smantellamento dell’armo velico e la trasformazione a motonave. Dal 1953, con il nome di Onice, trasporta merci tra l’isola siciliana di Pantelleria e la terraferma. Nel 1998 l’unità viene disarmata e abbandonata. Nel 2016, per salvarla dalla demolizione, un gruppo di entusiasti investitori italo-austriaco-tedesco acquista l’ex-veliero. Trasferito e alato in secco presso il cantiere Da.Ro.Mar.Ci di Trapani, viene constatato il buono stato di conservazione delle lamiere dello scafo. L’avventura del recupero di Brigantes, nuovo nome attribuito al veliero, ha inizio.

Due i motivi che hanno spinto il team Brigantes a realizzare un cargo merci a vela. Il primo è il desiderio di far rivivere un mondo ormai dimenticato nel quale prevarrà il contatto con l’arte marinaresca intesa come elemento funzionale e non come materia da museo. Il secondo è la voglia di fare parte di quel numero crescente di persone che vogliono cambiare le cose e che credono in un futuro sostenibile, fatto di prodotti sani, di equo-solidarietà e di economia responsabile. Un concetto economico inusuale, intrigante e autentico.

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