
Il Covid fa paura e soprattutto il mondo delle regate d’altura e dei campionati invernali si sta interrogando sul da farsi. Se alcune delle regate del mondo One Design riservate ai professionisti sembrano per il momento andare avanti per la loro strada, i campionati invernali ormai alle porte vedono l’orizzonte con molte nuvole.
Le regate d’altura in Liguria previste a partire da novembre rischiano lo stop.
Il primo Campionato Invernale ad alzare bandiera bianca è stato quello del Tigullio, che ha rinviato tutta la prima manche dell’evento, che si sarebbe dovuta svolgere tra novembre e dicembre, a data da destinarsi.
Il Campionato Invernale del Tigullio è uno degli eventi storici che si svolgono in Liguria, ed è giunto ormai alla sua 45ma edizione.
Il motivo di questa decisione è anche legato all’ordinanza regionale che limita di molto le attività dei circoli ricreativi, ovvero in questo caso gli organizzatori della regata, oltre che per una generale preoccupazione per l’andamento della pandemia a livello nazionale e regionale.
I campionati liguri infatti sono spesso frequentati da un pubblico che arriva da Lombardia e Piemonte, in questo momento gli spostamenti interregionali non sono vietati ma consigliati solo per motivi importanti o essenziali.
L’altro grande evento ligure, l’Invernale del Ponente, non ha invece comunicato alcuna decisione e il programma al momento resta invariato.
L’incertezza da nord a sud è però grande e non mancano in questi giorni le regate cancellate, come quella riservata ai J/70 che si sarebbe dovuta svolgere a Sanremo, e anche nel sud Italia non mancano gli eventi cancellati.
Il protocollo federale in merito alle regate d’altura prevede che: “Nelle sessioni di allenamento svolte su imbarcazioni di altura, indossare la protezione naso e bocca nelle fasi che precedono e/o seguono l’attività di allenamento, e nelle fasi di pausa della stessa. Si consiglia di far uso di segnaletica sulla coperta per consentire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
Il numero dei componenti dell’equipaggio a bordo sarà determinato in base alla capienza dell’unità e sulla possibilità di attuare le misure di distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, verificando nel contempo che il numero ridotto dell’equipaggio consenta una navigazione in piena sicurezza.
Il numero degli atleti che possono usufruire degli spazi interni dell’imbarcazione dovrà essere determinato in base delle dimensioni dell’ambiente e dovrà essere posizionata l’idonea segnaletica che identifichi le postazioni da utilizzare nel rispetto della distanza interpersonale. L’ambiente interno dovrà essere adeguatamente areato.
Gli interni dell’imbarcazione e le attrezzature di coperta a contatto con gli atleti dovranno essere oggetto di sanificazione con nebulizzatore contenente soluzione alcolica al 75% o con altro prodotto approvato dalle Autorità sanitarie”.
La palla di fatto al momento passa ai circoli organizzatori, che agiranno secondo le loro possibilità.
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