
Ieri pomeriggio due persone mentre passeggiavano sulla spiaggia di Fregene hanno visto in lontananza un motoryacht di circa 18 metri navigare in modo strano.
La barca procedeva a zig zag, dando l'impressione di essere in difficoltà, prima di arenarsi pochi minuti dopo. Dopo aver dato l'allarme, i militari intervenuti sul posto hanno constatato l'assenza di persone a bordo dell'imbarcazione e hanno subito segnalato un possibile naufragio. Si è concretizzata l’ ipotesi che qualcuno potesse essere caduto in mare e che la barca fosse andata alla deriva.
Il mistero è stato rapidamente risolto: la Guardia Costiera di Fiumicino ha scoperto che la barca, che batteva bandiera francese con il nome di "Carpe Diem", aveva un equipaggio composto da tre uomini di nazionalità croata. Questi, il 13 ottobre, avevano lanciato una richiesta di soccorso e erano stati salvati da un traghetto che aveva risposto alla loro chiamata di mayday.
Dopo essere stati portati a bordo del traghetto, la barca "Carpe Diem" era stata lasciata alla deriva con il motore ancora acceso. È probabile che, nella fretta di abbandonare l'imbarcazione, l'equipaggio abbia dimenticato di mettere la marcia in folle, permettendo così alla barca di navigare senza controllo per dieci giorni prima di arenarsi a Fregene.
Resta incomprensibile il motivo per cui la Guardia Costiera abbia lasciato la barca in mare senza controllo per tutto quel tempo senza provvedere al recupero, nonostante il potenziale pericolo che poteva costituire per la navigazione. Una barca di diciotto metri, con il suo notevole peso e la mancanza di luci, abbandonata senza nessuno a bordo, ha rappresentato un serio pericolo.
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