
Maximo Napa, pescatore peruviano di 61 anni, era salpato il 7 di dicembre dal porto di Marcona, nel Perù meridionale. Per dieci giorni aveva navigato pescando, ma poi è incappato in una forte burrasca e la sua piccola barca non ce l’ha fatta, il motore ha smesso di funzionare e il timone si è rotto, lasciandolo alla deriva, trascinato dalle correnti sempre più lontano dalla costa.
“A bordo - ha raccontato Maximo - avevo pochissimo cibo e acqua. Dopo pochi giorni ho finito tutto. Ho bevuto quando Dio ha voluto far piovere e ho mangiato qualsiasi cosa si è avvicinato alla mia barca: pesci, insetti, tartarughe, qualsiasi cosa mi arrivava a tiro lo catturavo e lo mangiavo.”
Dopo 95 alla deriva in Pacifico, un peschereccio lo ha avvistato. Non ricevendo risposta via radio, l’equipaggio si è avvicinato e ha trovato l’uomo in condizioni critiche. Era l'11 marzo e Maximo si trovava a ben 680 miglia dalle coste peruviane.
Una motovedetta lo ha poi trasportato a terra, dove è stato subito ricoverato per disidratazione e per accertamenti medici. Le sue prime parole ai soccorritori sono state: "Ho voluto vivere per riabbracciare mia madre."
Nei giorni successivi, Maximo è riuscito finalmente a riabbracciare la madre, che vive in una zona desertica del Perù.
Per quanto il naufragio di Maximo Napa sia stato drammatico, resta lontano dall'incredibile vicenda vissuta dal pescatore salvadoregno José Salvador Alvarenga.
Nel 2012, Alvarenga era uscito in mare dal suo villaggio in San Salvador per una breve battuta di pesca con un amico, ma una tempesta mise fuori uso la sua piccolissima barca con un motore fuoribordo e senza ponte di coperta.
Rimasti alla deriva, furono trascinati per mesi nell'oceano.
Dopo 438 giorni, nel 2014, Alvarenga raggiunse le isole Marshall, ma da solo: il suo compagno non riuscì a sopravvivere, morendo pochi giorni dopo la tempesta perché incapace di mangiare pesce crudo e indebolito dall’aver bevuto acqua di mare.
Il naufragio di José Salvador Alvarenga resta uno dei più lunghi mai registrati, un caso straordinario di sopravvivenza in mare.
Questo l’articolo su José Salvador Alvarenga
Dida della Fotografia – Maximo Napa, sulla destra, poco dopo essere sbarcato dalla motovedetta che lo ha riportato a terra dove ad attenderlo c’era il fratello nella fotografia con lui
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