Giorni fa avevamo raccontato la vicenda di Elvis Francois, il marinaio sopravvissuto per un mese alla deriva nel Mar dei Caraibi nutrendosi di ketchup, che aveva attirato l'attenzione del mondo e della Heinz, l'azienda produttrice della salsa. La Heinz aveva lanciato una campagna mediatica sui social media per rintracciarlo e regalargli una nuova barca, che ha avuto un grande successo.
Partita sui social il 14 febbraio scorso con l’hashtag #FindTheKetchupBoatGuy e rimbalzata dalla stampa di tutto il mondo, la notizia che Elvis era ricercato dall’azienda si è diffusa in un attimo e con questa ovviamente pure il marchio della società.
Grazie anche al lavoro di un cronista spedito appositamente in loco, sono bastati pochi giorni perché la Heinz tornasse all’attenzione dei media annunciando di essere entrata in contatto con l’ex naufrago e di lavorare sui dettagli logistici per aiutare lui e la sua famiglia, magari fornendo ulteriori dettagli a scadenza regolare per tenere viva l’attenzione sulla vicenda.
Dopo essersi ritrovato in mare aperto al largo dell’isola di Saint Martin per una distrazione e senza le capacità di rientrare a terra, Francois, è stato avvistato dopo ventiquattro giorni alla deriva da un aereo che ha notato la scritta “help” da lui incisa sulla coperta e ha quindi avvisato la Guardia Costiera colombiana.
Agli ufficiali che l’hanno raccolto in mare ha raccontato di essere sopravvissuto grazie a una bottiglia di ketchup, dell’aglio e una scatola di dadi da brodo che aveva sciolto in acqua.
Considerato che il fabbisogno calorico di un individuo per sopravvivere è di circa 8-900 calorie al giorno, e tenendo conto che il ketchup ne contiene circa 1 per millilitro, viene lecito chiedersi quante bottiglie ne avesse a bordo per resistere quasi un mese, considerato anche che le confezioni sono in genere da 250 ml. Il conto è facile da fare.
Con sapiente uso dei social, la Heinz ha ringraziato tutti quelli che attraverso i suoi canali Facebook e Instagram hanno seguito la storia, sottolineando come ogni condivisione del post abbia contribuito al successo della campagna.
Resta il dubbio su quale fosse il vero obiettivo della campagna stessa, se ritrovare l’uomo o procurarsi tantissima pubblicità al costo di una piccola barca da pesca.
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