“Ho scoperto la classe Mini grazie a Michele Zambelli con il quale ho fatto un corso a Rimini. Da quel giorno il mio pensiero fisso è stata la Mini Transat”, così la Komatar racconta come è nata l’idea di partecipare alla regata oceanica in solitario. Francesca ha lavorato duramente in cantiere per tutto l’inverno per ottimizzare il suo Pogo 2 ITA 659 e iniziare ad entrare in piena sintonia con una barca così diversa dalle derive cui era abituata.
“L’Arci 6.50 sarà un momento di confronto principalmente tra me e la barca” - spiega la skipper - “grazie alla collaborazione con i colleghi del Centro Sportivo dell’Aereonautica Militare ho passato molto tempo in cantiere, poi io e 659 ci siamo allenate nel mese di febbraio e questa regata è il nostro debutto in società.” Un debutto che segna anche l’inizio di un fitto programma di regate che vedrà la skipper muggesana impegnata nel circuito italiano della Classe Mini sui campi di regata del Gran Prix d’Italia e 222 MiniSolo ad Aprile.
Francesca, sentita alla vigilia dell’Arcipelago 6.50, dichiara di avere come primo obiettivo quello di trovare il giusto feeling con la barca: “il valore aggiunto che porto con me dal mondo delle derive” - ci racconta - “è sicuramente legato alla conduzione e alla capacità di affinare il settaggio grazie alla sensibilità acquisita con anni di regate nelle classe olimpiche. Il Pogo 2, per le sue caratteristiche marine e di progetto, mi avvantaggia nel cambio di categoria permettendomi di concentrare l’attenzione sul modo diverso di regatare che la Classe Mini 6.50 richiede. Le sensazioni alla vigilia di questo appuntamento dell’Arcipelago 6.50 sono positive perché sto vedendo i frutti di un progetto che ho fortemente voluto e che mette il primo tassello verso quell’orizzonte che è la Mini Transat. Sono consapevole di avere ancora tanta strada da fare e cercherò di dare il meglio di me sfruttando ogni momento di questa regata per accrescere la mia esperienza.”
Per l’occasione dell’Arci 6.50 Francesca Komatar sarà accompagnata dal co-skipper e collega Carlo Diomaiuta. Alle ore 12:00 di questa mattina il comitato di regata darà il via agli skipper che saranno impegnati in un percorso di 160 miglia, partenza da Talamone usando le isole Giannutri e Capraia come boe e ritorno, per l’ottava edizione dell’ARCI 6.50, regata tecnicamente impegnativa per le condizioni meteo influenzate dalla presenza delle due isole toscane che creano dei coni d’ombra o dei rinforzi del vento.
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