
Dal rapporto, molto dettagliato, si vede come la vela in Italia abbia tenuto molto meglio del settore delle barche a motore. Secondo la CNA, se la percentuale di barche a vela immatricolate sino al 2016 sull’intero parco nautico, era pari al 25%, mentre se lo stesso dato viene preso in considerazione limitatamente all’ultimo anno disponibile, ovvero, il 2016, si vede che questo sale al 44%.
Una percentuale che poco ha a che fare con i fatturati, perché il valore medio di una barca a motore a parità di grandezza è molto più elevato di quello di una barca a vela.
Ma se il mercato da segni decisi di ripresa per quanto riguarda il numero di barche vendute, sotto l’aspetto del numero di persone che ogni anno entrano nel mercato facendo il primo passo, ovvero, acquisendo la patente nautica, a situazione continua ad essere fortemente negativa.
Ancora nel 2016, il numero di patenti nautiche conseguite nell’anno era esattamente la metà di quelle fatte dieci anni prima, nel 2007. Quell’anno erano state rilasciate 20.458 patenti, mentre nel 2016 ne sono state rilasciate 11.314
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