Tre secondi è quanto occorrerà per alzare il braccio del foil dal punto più basso (sotto la carena) al suo punto più alto (completamente fuori dall’acqua).
Questo è quello che spiega Peter Thomas di Team New Zealand, il capo del progetto per lo sviluppo del sistema idraulico di movimentazione dei droni, progetto che spetta ai kiwi.
Mentre il team progettuale attende che il team di Luna Rossa termini il progetto dei foil veri e propri, sulla macchina che sperimenta il sistema è stata montata una pala di alluminio che simula quella del foil in carbonio.
Gli studi si concentrano soprattutto sulle vibrazioni. Per alzare una pala lunga come i foil di Coppa America in un tempo brevissimo le forze sviluppate sono molto grandi e le conseguenti vibrazioni sono impressionanti e rischiano di fare danni. Il compito di Thomas è proprio quello di trovare il modo di annullare o, quanto meno, di riportare queste a un livello di sicurezza.
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