La barca è un fast cruiser di qualità molto elevata. Il brand, che è realizzato dalla Carbon Line, una società specializzata nella produzione di scafi di grandi dimensioni ad alta tecnologia per conto terzi, si connoterà per barche che partendo da questo 50 piedi andranno a crescere in dimensioni.
Il The Fifty sarà presentato varato a fine estate e presentato nei saloni autunnali, probabilmente già a Cannes, sicuramente a Genova.
Il progetto si distingue per un disegno molto originale con il ponte di prua decisamente più alto del resto della barca con una tuga che finisce molto bassa su di questo con una finestratura finale che ricorda la bocca di una grande manta.
La costruzione è realizzata negli stabilimenti della Carbon Line e la tecnica di costruzione sarà una tripla infusione sia per il laminato dello scafo che per le strutture.
Il primo subirà un primo processo d’infusione per la pelle esterna, un secondo processo per l’incollaggio del core del sandwich e un terzo per la pelle interna.
La tripla infusione è una tecnica che sta prendendo sempre più piede e viene realizzata nei cantieri di alta qualità. Lo scafo sarà in vetro e epossidica, mentre la coperta sarà totalmente in carbonio impregnato con resine epossidiche. La coperta in carbonio permetterà di mantenere basso il baricentro, nonostante il ponte di prua alto.
Per gli interni, la prima versione del Fifty si presenterà con tre cabine e due bagni, in un ambiente dai grandi volumi che vede la cucina spostata verso prua e posta tra zona divaneria e cabina di prua.
“Vogliamo fare una barca dove ogni componente sia di alta qualità, - ci dice Samuele Poli, uno dei due titolari della Carbon line – il livello della barca sarà molto elevato a partire dalla laminazione, settore nel quale abbiamo un grande esperienza.”
Quando abbiamo chiesto a Poli un’idea su quale sarà il loro concorrente, ci ha risposto, con sincera umiltà: “Noi oggi siamo nessuno, quindi come fare a dire chi sarà il nostro concorrente. Se però mi chiede a quale cantiere si avvicineranno i nostri stand qualitativi, allora le posso rispondere che stiamo mirando a un livello superiore a quello della Solaris.”
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