“Ferretti e San Lorenzo hanno manifestato interesse a formulare un'offerta che preveda l'acquisizione di marchi, asset e attività italiane di Perini Navi, anche, eventualmente, previo affitto di ramo d'azienda, così da garantire una più agile e rapida ripresa delle attività produttive e il mantenimento dei livelli occupazionali” si legge in una nota ufficiale.
I due cantieri fino ad oggi erano apparsi in quest’operazione come concorrenti. Il rischio però è quello di uno spezzatino delle attività Perini se non arriverà in fase di asta fallimentare, in programma probabilmente entro l’estate, un’offerta importante che possa rilevare almeno tutte le attività italiane del gruppo Perini.
Uno spezzatino che decreterebbe la morte di fatto del marchio Perini, nonché una perdita simbolica e di valore immensa per la nautica italiana.
Adesso Massimo Perotti, Presidente Esecutivo di San Lorenzo, e l’Amministratore Delegato di Ferretti, Alberto Galassi, si sederanno intorno a un tavolo per definire i contorni dell’offerta economia e gli sviluppi di un piano industriale sul lungo periodo.
Palumbo e The Italian Sea Group, gli altri due soggetti interessati a Perini, restano al momento in disparte, ma non è detto che non possa arrivare una contromossa.
Una cosa è certa, l’interesse verso Perini Navi si sta facendo concreto, l’operazione tra San Lorenzo e Ferretti potrebbe andare in porto. Dopo mesi di grande incertezza arriva quindi qualche spiraglio di ottimismo per i dipendenti di Perini Navi attualmente in cassa integrazione.
La situazione del cantiere, in procedura fallimentare, resta comunque critica.
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