Sabato 10 agosto una giovane vicentina, in compagnia di amici su una barca a noleggio sul lago di Garda, è stata gravemente ferita dall’elica dell’imbarcazione mentre cercava di risalire a bordo dopo un bagno.
In modo inspiegabile, il conducente della barca non solo aveva lasciato il motore acceso, ma aveva anche mantenuto la marcia inserita, facendo girare l’elica mentre le persone stavano risalendo. Nel tentativo di salire, la giovane è entrata in contatto con l’elica, riportando gravi ferite. Non è chiaro se le lesioni siano localizzate alle gambe o alla schiena.
L’allarme è stato lanciato immediatamente, e la ragazza è stata rapidamente soccorsa da un'unità della Croce Rossa. Dopo un primo intervento sul posto, è stata trasportata d’urgenza all'ospedale di Peschiera in codice rosso. Fortunatamente, la donna non è in pericolo di vita.
Incidenti di questo tipo, purtroppo, non sono rari. Molti avvengono con piccole imbarcazioni a motore dotate di motori fuoribordo, le cui eliche sono particolarmente esposte.
Anche i catamarani possono essere coinvolti in simili incidenti, poiché le loro eliche, pur essendo posizionate a poppa dei due scafi, possono ferire chi, allungando una gamba nel tentativo di risalire, entra in contatto con esse. Un caso simile per esempio si è verificato l'anno scorso, quando un passeggero ha perso il piede tranciato dall'elica del catamarano su cui ha cercato di risalire.
Situazione diversa, invece, per le barche a vela monoscafo, dove l’elica è posizionata al centro dello scafo, rendendo molto più difficile un contatto accidentale.
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