Le immagini dei satelliti raccontano che A-76 adesso sta navigando nel Mare di Weddell spostandosi molto lentamente verso nordovest. L’iceberg è lungo 170 chilometri e largo 25, praticamente quanto l’isola di Maiorca o il Molise e si è staccato da una piattaforma ancora più grande, la Ronne, quest’ultima non è in movimento.
Il distacco di queste enormi placche di ghiaccio era qualcosa di normale e fisiologico fino a un decennio fa. Questo processo fa parte del naturale riciclo del ghiaccio che avviene a queste latitudini. Le parti più esterne delle zone ghiacciate si staccano e vanno a degradarsi in acqua, mentre nuovo ghiaccio si forma alle loro spalle.
Questo processo naturale però nell’ultimo decennio è stato alterato a causa dell’inquinamento atmosferico e del surriscaldamento globale. Il distacco dei ghiacci che vanno a sciogliersi in acqua non è corrisposto dalla rinascita di nuovo ghiaccio e l’erosione dei poli è visibile a vista d’occhio dalle immagini satellitari.
A-76 andrà alla deriva per alcuni giorni e gli scienziati hanno calcolato che nel giro di alcune settimane diminuirà notevolmente la sua superficie. Non ci sono rischi di collisione con isole o terra ferma, come accaduto con fenomeni simili in precedenza.
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