
Qualche giorno fa, un violento colpo di vento che si è abbattuto sul porto di Favignana, nelle isole Egadi, ha preso di contropiede due velisti italiani che avevano ormeggiato il loro 15 metri a pozzetto centrale nel piccolo porto.
Gli ormeggi non hanno resistito: uno dopo l’altro hanno ceduto, e il vento ha trascinato la barca lungo il porto, senza che il suo skipper riuscisse a intervenire.
Il vento soffiava con forza verso il molo sul lato sinistro della calata, portando la barca a spiaggiare a soli 50 centimetri dal molo. Di fronte a questa situazione, i due velisti non hanno potuto che chiedere aiuto, dando inizio a uno spettacolo inaspettato.
Nella Favignana d’inverno, quando sembra che il tempo si fermi e nulla debba muoversi, è intervenuta prima la Guardia Costiera, raggiunta subito dai Carabinieri. Nel frattempo, la gente, incuriosita, ha cominciato ad uscire dalle case per avvicinarsi al molo; in pochi istanti, un folto gruppo si è radunato attorno alla barca, interrogandosi su cosa fosse accaduto.
La barca, pur essendo datata e risalente agli anni ’90, è ben tenuta ed equipaggiata: chi la possiede dimostra grande passione per la navigazione.
I più esperti scommettono sul modello, ipotizzando un Nelson 46, mentre altri, meno informati, giurano sia un Hallberg Rassy. Intanto, si sono susseguite le ipotesi su chi potesse essere a bordo: alcuni parlano di contrabbandieri, altri di trafficanti di droga che avrebbero perso la rotta, e pochi considerano la possibilità che si tratti di due velisti che si sono fermati in porto dopo una lunga navigazione invernale.
Il tutto è durato circa un’ora e mezza: una volta stabilito che, al momento, non era possibile intervenire, la folla si è lentamente dispersa.
Favignana torna ad essere il posto pacifico, silenzioso e solitario come sempre è d’inverno, ma con un elemento in più, una bella barca con il ponte in teak che, sofferente, si è adagiata sull’arenile del porto, in attesa che qualcuno la aiuti a riprendere il largo.
Un aiuto che arriverà qualche giorno dopo, grazie all’intervento di una grande gru in grado di sollevare la barca e rimetterla in acqua, dove la profondità è sufficiente a farla galleggiare nuovamente.
Fortunatamente, nessuno si è fatto male e i danni sono stati minimi, lasciando a Favignana il ricordo di uno spettacolo fuori stagione che ha rotto la monotonia di questo paradiso mediterraneo.
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