L’idea è molto innovativa, si tratta di un piedino posto sotto la barca contenente un motore magnetico che genera una spinta propulsiva tipo quella degli idrogetti sfruttando le onde iperattive.
Dentro il piedino ci sono due membrane mosse da magneti, queste membrane provocano un flusso di acqua che esce a poppa del piede a pressione e spinge la barca.
Harold Guillemin, il giovane ingegnere a capo del team che ha realizzato il progetto e CEO della start up FinX che sta cercando di sviluppare il prodotto, è certo che in un tempo ragionevole questi propulsori potranno liberare le nostre barche dalla scomodità di avere un motore rotante che sia esso elettrico o termico.
Il propulsore della FinX peserà molto meno del piedino di un SDrive e sarà comunque molto potente.
Al momento ne sono state realizzate due versioni. Una per droni subacquei e una per barche a vela sotto le 3 tonnellate il FinX D 200.
In questo ultimo caso, per il quale però non è stata dichiarata la potenza, ha un costo di 2.990 euro, se la sua potenza fosse adeguata sarebbe anche più economico di un motore termico con S drive.
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