Si è conclusa una delle edizioni più attese della Maxi Yacht Rolex Cup di Porto Cervo, quella dove hanno fatto il loro esordio ufficiale in regata il nuovo Club Swan 80 My Song di Pierluigi Loro Piana e il foiler 60 SuperNikka di Roberto Lacorte. Il tutto nella proverbiale cornice meteo della Costa Smeralda, che ha elargito generosa il suo vento sui maxi in regata.
Vi avevamo raccontato di un inizio spettacolare, condito anche da qualche polemica per le dichiarazioni dell’armatore di FlyingNikka.
Poi da parte di Lacorte è arrivato anche un post social distensivo: “Una barca pazza come #flyingnikka può essere posseduta solo da un armatore altrettanto folle, ma allo stesso tempo sono innamorato di ogni modo di navigare a vela, rispettando ogni tipo di barca che può arricchire la nostra anima. Il passato, il presente e il futuro della vela devono coesistere per arricchire tutte le regate. Mi dispiace se qualcuno ha capito diversamente, ma so che chi mi conosce, conosce il mio spirito velico. Voglio ringraziare l'International Maxi Association e lo Yacht Club Costa Smeralda per tutto il supporto dato e per aver permesso a FlyingNikka di essere presente a questa fantastica edizione del MYRC”.
FlyingNikka per altro non ha regatato nell’ultima giornata a causa di un problema tecnico. Per il foiler la Maxi è stato un primo test ufficiale pubblico, più una passerella che una regata dato che non c’erano riferimenti di barche simili: la differenza di velocità anche con i più grandi maxi da 100 piedi era abissale da impedire qualsiasi confronto o valutazione di classifica.
Chi invece ha regatato eccome è stato il ClubSwan 80 MySong, che nella categoria Maxi ha trovato filo da torcere e ha chiuso al quinto posto a soli 3 punti dal podio. La categoria è stata vinta dal RP 82 HIGHLAND FLING XI di Irvine Laidlaw, davanti al Wallycento Galateia e al Wally 93 Bullit.
Tra i super maxi vittoria dello Swan 115 Shamanna, mentre nella categoria mini maxi ha vinto l’IRC 72 Vesper di Jim Swartz. Nella mini maxi 2 vittoria del RP78 Capricorno di Rinaldo Del Bono, nella mini maxi 3-4 successo di H20, Vallicelli 78 di Riccardo De Michele.
Va così in archivio una Maxi Yacht Rolex Cup che verrà ricordata per l’esordio del primo foiler volante nel mondo delle super barche d’altura.
Al momento quella di FlyingNikka è una sfida avveniristica, non sappiamo se resterà tale o se qualche super paperone raccoglierà la “provocazione” e vorrà imitare Lacorte realizzando un foiler simile per battere i record delle principali regate d’altura in Mediterraneo e non.
La realtà al momento dice che i maxi yacht come i Wally, gli Swan, e gli altri ammirati a Porto Cervo, restano il top della vela d’altura in regata. Il futuro, almeno per loro, può aspettare.
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