Tra questi, 6 sono italiani: Andrea Fornaro (Sideral), Ambrogio Beccaria (Ambeco) e Andrea Pendibene (Marina Militare), Emanuele Grassi (Penelope), Matteo Rusticali (Spot), Luca Sabiu (Jolly Roger), alcuni di loro come Fornasaro, Beccaria e Pendibene partecipano aspirando alle prime posizioni, mentre gli altri, partecipano perché farlo è una avventura entusiasmante e loro vogliono viverla.
La Mini Transat farà tappa a Las Palmas alle isole Canarie dopo aver percorso 1350 miglia e da qui partirà per fare il grande salto di 2700 miglia e arrivare a Le Marin in Martinica. Vincerà chi meglio avrà fatto nelle due tappe. Le classifiche come sempre saranno due, una per i Proto (26 barche), ovvero le barche non di serie, e una per i Serie (56 barche).
La Mini Transat è una regata cieca, ovvero, è una regata dove non è possibile sapere la posizione degli avversari, infatti a bordo dei Mini 650 sono vietati plotter e satellitari. Le uniche informazioni che i solitari hanno a disposizione è la loro distanza dal traguardo fornitagli dalla nave appoggio che segue la regata via V.H.F. una volta al giorno.
I favoriti della regata sono, come accade spesso, i francesi. Tra i prototipi i più quotati: Quantim Vlamynck con il mini volante Arkema 3, Simon Koster con Eight Cube e Ian Lipinski con Griffon.fr che molti danno come vincitore. Nel caso sarebbe la sua seconda vittoria essendo già arrivato primo nel 2015 nella categoria Serie.
© Riproduzione riservata