In prossimità delle Canarie il vento ha mollato e ora, dopo quasi due settimane di burrasca continuata, è qualche giorno che si vede il sole e il vento non strappa i capelli dalla testa.
In testa a tutti, c’è Giancarlo Pedote, lo skipper italiano che si è preparato a questa avventura con la serietà e la professionalità di qualcuno che si prepara a fare l’astronauta e di tanto impegno sta cogliendo i frutti.
Le rotte per passare l’Atlantico sono diverse, si può prendere l’Aliseo alto e puntare subito verso l’oceano aperto, o si può scendere un po’ più giù e prenderlo più a sud, ogni rotta ha i suoi pro e i suoi contro. Giancarlo ha deciso di prendere la rotta alta e ora ha già iniziato la traversata.
Il suo avversario più pericoloso, Bertrand Delesne su TeamWork Proto, ha dovuto fare un pit stop alle Canarie per cercare di riparare il generatore che già dalla partenza a Sada gli ha dato problemi costringendolo a risparmiare energia elettrica e a non usare il pilota automatico, il che ha significato fare turni estenuanti al timone. Il tempo perso nel fermarsi sarà duro da recuperare e Giancarlo potrà tirare un po’ il fiato.
L’unico italiano oltre a Giancarlo Pedote, rimasto in gara è Michele Zambelli su Fontanot (prototipo) che è al sesto posto e si sta accingendo in queste ore a passare davanti a Puerto Calero.
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