
La giovane 29enne è morta asfissiata nell’incendio dell’imbarcazione di 22 metri, il Morgane, al termine di un lungo noleggio quando la barca era ormeggiata nel Marina di Stabia.
La procura ha ipotizzato i reati di incendio, sommersione (una declinazione del reato di naufragio) e omicidio colposo. La procura sottolinea come si tratti di un atto dovuto per consentire ai tre uomini di portare all’attenzione della procura la loro versione dei fatti.
Ieri, sabato 4 settembre, è stata effettuata l’autopsia sul corpo della giovane e tra qualche giorno si avrà o meno la conferma all’ipotesi che la donna sia morta asfissiata all’interno della sua cabina mentre dormiva a causa dei fumi provocati dall’incendio della barca portati dall’impianto di aria condizionata.
Nel frattempo una perizia tecnica dello scafo che è stato recuperato e messo a terra, sta cercando di stabilire le cause dell’incendio che la notte del 30 agosto ha provocato la morte di Giulia.
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