Indelebili rimangono nella memoria le sfide di Enzo Maiorca e Jacques Mayol, la forza bruta e la determinazione il primo, la concentrazione e la meditazione il secondo.
Mayol fu uno solo dei suoi avversari, forse il più conosciuto perché entrambi in quegli anni erano delle star televisive. Maiorca ebbe le più grandi sfide con Amerigo Santarelli, che fu l’avversario dei primi record, quando questi si stabilivano e si rompevano nel giro di due mesi in una rincorsa che sorprendeva gli italiani. Durò poco, perché Santarelli si ritirò nel 1963, pochissimi anni dopo che Maiorca aveva stabilito il suo primo record nel 1960 scendendo a 45 metri in assetto costante.
Maiorca si ritira una prima volta nel 1976 per poi tornare a sfidare gli abissi 12 anni dopo, nel 1988 quando come a firmare una grande carriera, porta l’asticella del record per immersioni in apnea ad assetto variabile a 101 metri.
Dopo essersi ritirato definitivamente si dedicò alla difesa del mare collaborando con diverse associazioni ecologiste tra le quali Greenpeace.
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