Gli uomini sono affondati con la loro barca in legno di 14 metri, con cui erano partiti da Porto Ercole, a causa dal brutto tempo che ha danneggiato alcune tavole del fasciame della carena provocando il repentino ingresso dell’acqua e un quasi immediato affondamento.
Fortunatamente i due uomini hanno avuto il tempo di liberare due zattere a cui sono rimasti attaccati con il corpo in acqua dal punto vita in giù per due giorni e due notti.
L’allarme era stato dato dalle famiglie che non li avevano visti rientrare.
Le ricerche, scattate subito dopo l’allarme, sono continuate con sei motovedette e un elicottero per tutto il tempo sino al ritrovamento dei due superstiti. Il primo naufrago ad essere individuato è stato Renato Spano che, prelevato in mare dall’elicottero di soccorso, al suo arrivo a terra è sembrato sorprendentemente tranquillo e sorridente. L’uomo è stato portato in ospedale per accertamenti anche se è stato dimesso dopo poche ore.
Meno bene è andata ad Alessandro Vitiello che, ritrovato poco dopo, quando è stato tratto in salvo era disidratato e in ipotermia. Al momento comunque l’uomo non è in pericolo di vita.
In pochi giorni questo è il secondo naufragio che vede coinvolti dei pescatori che passano più di 40 ore in acqua e ne escono in una sorprendente forma fisica, pochi giorni fa era toccato a Giovanni Amodio che anche lui rimasto in acque per giorni è stato recuperato con successo.
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