Il cantiere, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato Gildas Le Masson, vedrà un calo nella sua produzione che passerà da settantacinque barche a cinquanta l’anno. Solo l’annullamento del Multihull, il salone nautico dedicato ai multiscafi che si tiene ogni anno a La Grande-Motte, ha determinato la perdita di una decina di contratti. I licenziamenti, quindi, come spiega Le Masson, sono la conseguenza diretta del calo della produzione. Si tornerà ad assumere quando la produzione tornerà a crescere.
Gli specialisti del settore fanno notare come, probabilmente, Nautitech, sarà uno dei cantieri meno colpiti dalla crisi della pandemia perché questo si rivolge prevalentemente a un pubblico di armatori privati.
Diverso sarà per chi, invece, punta sul mercato del charter che quest’anno ha subito grandi perdite, si parla di oltre il 50% di calo di fatturato. Questo fattore sicuramente porterà le società di charter a comprare meno barche il prossimo anno creando difficoltà ai diversi cantieri che vendono specialmente alle aziende di noleggio.
L’unico mercato per cui non è previsto un calo è quello dei programmi di gestione o di management che sembra continuino a ricevere richieste a un ritmo poco lontano da quello precedente la pandemia.
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