Un elicottero della Capitaneria di Porto ha calato sul ponte della nave un gruppo di soccorritori che hanno preso il controllo della nave e, scortati dalle unità della Capitaneria, hanno portato la nave a Gallipoli.
Il mercantile era diretto a Rijeka in Croazia ed era transitato da un porto turco, quando, arrivato in prossimità della Grecia, la Capitaneria di Porto greca ha ricevuto una telefonata da bordo della nave dove si diceva che questa era stata presa in ostaggio da un gruppo di persone armate.
La Capitaneria greca ha quindi inviato una fregata della sua Marina Militare e un elicottero, ma quando hanno contattato la nave e il comandante ha dichiarato che a bordo era tutto a posto, inspiegabilmente, si sono accontentati delle rassicurazioni del comandante e sono rientrati alla base.
Ad accorgersi che qualcosa a bordo non funzionava sono stati gli uomini della nostra Marina impegnati nelle operazioni di soccorso alla Norman Atlantic, il traghetto andato a fuoco in questi giorni nel basso Adriatico, che hanno giudicato sospetto un cambiamento repentino di rotta della nave. Quando poi non hanno ricevuto risposta alle chiamate radio, hanno inviato l’elicottero e le motovedette che hanno abbordato la nave.
A bordo di questa c’erano 970 persone di cui moltissime donne e una trentina di bambini, oltre a 4 cadaveri.
Molte persone dopo il salvataggio hanno presentato un inizio di ipotermia e sono state ricoverate nell’ospedale della città pugliese.
Il sospetto è che la Blu Sky M sia una nave madre per gli immigrati clandestini. Una delle navi con la quale i clandestini fanno buona parte del viaggio e poi sono trasferiti sui gommoni. Probabilmente le cattive condizioni del mare hanno spinto i migranti a ribellarsi agli scafisti e questi, dopo averli minacciati con le armi, hanno preferito abbandonare la nave e fuggire, dopo, però, aver messo il pilota automatico e aver puntato la nave contro le nostre coste.
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