Il tema è dibattuto da tempo, anche perché alcuni studi hanno calcolato che una singola nave di queste misure, alimentata a combustibili, da sola inquina quasi quanto il traffico di macchine di una città di medie dimensioni.
La società di brevetti DNV ha approvato il progetto di un impianto unico, a tre ali, ideato per fornire propulsione eolica a grandi navi oceaniche.
Secondo la Windship Technology, titolare del brevetto, con sede nel Regno Unito, il progetto può produrre la potenza necessaria per far navigare una nave da 80.000 tonnellate sulle principali rotte transoceaniche, con l’obiettivo di arrivare a realizzare navi a zero emissioni.
Il progetto di Windship Technology si concentra sul tema cruciale dell’efficienza propulsiva, da cui poi deriva tutto il resto in termini di riduzione dell’inquinamento. La società britannica ha inserito nel suo brevetto un sistema di propulsione con tre vele rigide, che somigliano in molte cose alle ali dei cat della Coppa America di San Francisco e Bermuda.
Si tratta di ali sviluppate usando la fluidodinamica computazionale (CFD) per ottimizzare al meglio i loro profili, e sono composte da due moduli: la parte principale più un flap in coda, come l’ala di un aereo, per regolare al meglio l’incidenza rispetto all’angolo e all’intensità del vento.
Un’idea evoluta da un punto di vista velico che può portare alla realizzazione di un sistema autenticamente efficiente e alternativo a tutti quelli con kite volante già esistenti ma poco versatili.
Un tema caldo, che prevedrebbe anche la riqualificazione delle infrastrutture portuali in giro per il mondo, molte delle quali non sono elettrificate a tal punto da poter ospitare navi così grandi alimentate da energie alternative.
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