Con la conclusione della Niji 40, la transatlantica dalla Francia alla Martinica riservata ai Class 40 in equipaggio, la stagione di quella che è la classe oceanica del momento è entrata nel vivo, sorridendo ancora una volta alla vela italiana.
Alberto Riva, in equipaggio con i francesi Jean Marre e Benjamin Schwarz, ha portato la sua Acrobatica sul secondo gradino del podio, cedendo il primo posto su un agguerrito Xaviere Macaire che si è confermato come uno degli skipper più forti della classe.
Per Acrobatica e Riva, la parziale delusione per la vittoria sfumata negli ultimi giorni di regata, viene addolcita dal record delle 24 ore fatto segnare dal Class 40 italiano: 433 miglia a 18 nodi di media.
Un risultato che fa capire a che livello siano arrivati questi 12 metri, praticamente in grado di navigare veloci come un’Imoca 60 di vecchia generazione (le barche destinate al giro del mondo n.d.r.).
Per l’Italia si regista anche il sesto posto di Andrea Fornaro su Influence 2.
Come dicevamo la stagione dei 40 è appena entrata nel vivo perché, archiviata la Niji, con una parte della flotta trasferita ai Caraibi, il 29 aprile partirà la Transat CIC, conosciuta un tempo come Ostar, da Lorient a New York, e questa volta in solitaria.
Ci saranno in regata Alberto Bona su IBSA e Ambrogio Beccaria su Allagrande Pirelli, nella temutissima rotta nord atlantica che prevede una traversata con tanta andatura di bolina, quindi particolarmente dura per gli skipper e le imbarcazioni.
Bona e Beccaria sono ormai due degli specialisti dei Class 40 e partiranno con il ruolo di favoriti.
Poi a fine giugno, tutti i Class 40 che hanno attraversato l’Atlantico con la Niji e la Transat, si ritroveranno per tornare in Europa con la Quebec - Saint Malo, altra storica regata che esplora la rotta nord Atlantica ma in senso inverso.
Si prospetta una stagione in cui la vela italiana mira a ottenere risultati significativi, con un nutrito gruppo di skipper pronti a competere.
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