Ieri il ministro federale dei Trasporti tedesco e la pari ruolo danese Carina Christensen hanno messo in nero su bianco l'accordo che prevede un investimento di 5,6 miliardi di euro. Di questi, 4,8 proverranno dalla Danimarca, grazie a una cordata di imprenditori privati e un contributo dell'Unione Europea di circa 1,5 miliardi. La Germania, che si è sempre mostrata scettica riguardo alla convenienza di quest'opera, finanzierà soltanto gli 840 milioni necessari per costruire la strada a quattro corsie e la ferrovia a due binari fino all'inizio del ponte.
L'infrastruttura consentirà di ridurre di un'ora il collegamento tra Amburgo e Copenaghen e il pedaggio per attraversarla dovrebbe aggirarsi intorno ai sessanta euro. Secondo uno studio dell'autorità portuale di Rostock, non saranno però più di diecimila i veicoli che ogni percorreranno questa strada, in quanto il rincaro carburante e una probabile contromossa delle società di traghetti con prezzi vantaggiosi potrebbero rendere meno conveniente viaggiare lungo il Fehmanhrbelt. Proteste sono arrivate anche dagli ambientalisti; in pericolo, secondo il loro parere, ci sono foche, balene e venti milioni di uccelli acquatici.
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