Il Comitato ritiene che l’Italia non abbia risposto prontamente alle molteplici chiamate di soccorso giunte dalla barca partita nella notte del 10 ottobre 2013 dal porto libico di Zuwarah con a bordo oltre 400 adulti e bambini. In particolare, l'Italia, ha omesso di spiegare il ritardo nell'invio della sua nave della marina, ITS Libra, che si trovava a solo un'ora circa dalla scena del dramma.
Lo storico verdetto, dove per la prima volta si stabilisce senza ombra di dubbio che le nazioni sono tenute a portare soccorso in mare indipendentemente da chi è responsabile della zona SAR in cui si trovano le navi, avrà il suo peso nel procedimento penale che va avanti da sette anni con incredibile lentezza e che vede sul banco degli imputati il comandante Pellegrino e diversi alti ufficiali della Marina Militare Italiana.
Si tratta di una storia, quella del naufragio del 2013, raccapricciante per il numero di bambini e adulti morti e per il sangue freddo con cui le autorità italiane hanno stabilito che la nave militare Libra non doveva intervenire in salvataggio dei naufraghi pur potendolo fare.
SVN solovelanet ha dedicato a questa storia un lungo articolo pubblicato su SVN 53 “11 ottobre 2013, quando gli italiani smisero di essere eroi” per il quale il nostro direttore, autore dell’articolo, è stato candidato al premio letterario Carlo Marikonvich di quest’anno.
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