L’ Alboran Cognac, un Sun Odyssey 519 del 2017, una barca noleggiata in Spagna, domenica 12 maggio stava navigando 14 miglia a largo di Capo Spartel in Marocco, quando alle nove del mattino gli si è avvicinato un gruppo di orche che ha iniziato a giocare con i timoni della barca.
Per quanto l’equipaggio del Alboran Cognac, una coppia di velisti spagnoli, abbia cercato di allontanare il Pod di cetacei, questi hanno continuato a colpire l’imbarcazione e in particolare i timoni sino a romperli.
La rottura di un timone ha comportato l’apertura di una via d’acqua importante che ha costretto i due a lanciare il mayday, subito ricevuto dal Centro spagnolo di coordinamento del soccorso marittimo. I soccorsi hanno dirottato sul logo dell’incidente la petroliera Lascaux che nel giro di poche ore ha raggiunto e tratto in salvo i due occupanti del Sun Odyssey 519. Purtroppo la barca è affondata subito dopo.
L’associazione Sea Shepard Francia, è intervenuta nella discussione che si è aperta in questi giorni sui social per rispondere ai pescatori e diportisti che reclamano misure drastiche contro le orche sottolineando come è improprio parlare di attacchi da parte delle orche, perché i cetacei non attaccano le barche, non hanno alcun istinto aggressivo nei confronti delle barche o degli uomini.
Testimonianza ne è il fatto che, in nessun caso, anche quando gli uomini erano in mare, le orche non hanno mai attaccato un essere umano. Gli Sea Shepard ricordano che la sottopopolazione di orche iberiche è in critico pericolo di estinzione con una trentina di individui sopravvissuti e invita tutti a non diventare aggressivi nei confronti di questi animali.
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