In quest'ultimo anno, infatti, sono stati 445 gli attacchi portati dai predatori del mare, il dieci per cento in più rispetto al 2009. Aumentano anche le navi sequestrate, cinquantatre, e i marinai catturati, 1.181, un numero in costante crescita rispetto ai 1.050 del 2009 e ai 188 del 2006. I più attivi sono senza dubbio i pirati somali, a cui va rivendicato il 92 per cento delle azioni. Al 31 dicembre 2010 erano 28 le navi e 638 gli ostaggi detenuti da questi banditi che hanno allargato il proprio raggio d'azione fino a sud del Canale di Mozambico, servendosi anche dei cargo sequestrati.
“E' importante – ha etto Pottengal Mukundan, direttore della Imb Piracy Reporting Centre, che monitora la pirateria in tutto il mondo – che i governi e le Nazioni Unite dedichino risorse allo sviluppo di strutture amministrative per impedire ai criminali di sfruttareil vuoto lasciato dall'assenza di un governo locale”.
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