Lorenzo Nuvoli, segretario di AssoVeLa, ci racconta il modo in cui si svolge questa particolare sfida tra marinai.
“La regata parte dalla spiaggia dello scoglio lungo, sul lungomare – spiega Lorenzo Nuvoli. - Gli equipaggi, al via, dovranno spingere le barche in acqua e procedere, a forza di remi, sino ad una zona prestabilita dal comitato organizzatore. Raggiunto il punto di pesca, i pescatori caleranno in acqua delle simboliche attrezzature costituite da un peso assicurato ad una sagola e individuabile in mare grazie a un galleggiante numerato.
La sfida prosegue issando le antiche vele latine e compiendo un percorso a triangolo di circa 3 miglia; poi il recupero delle attrezzature precedentemente calate, l’ammainata delle vele e il ritorno a remi sino alla spiaggia di partenza. Una volta arrivati con la prua sulla battigia, gli equipaggi dovranno correre e consegnare al giudice l’attrezzatura. Vince l’equipaggio che arriva primo - conclude Nuvoli - e che dimostra, dunque, di avere capacità di voga, orientamento in mare e dimestichezza nelle manovre con la vela latina, le qualità che consentivano ai marinai dell’epoca di potersi guadagnare da vivere.”
L’evento, oggi diventato un appuntamento di folklore per l’intera comunità turritana, attrae numerosi appassionati e turisti. Il motto di Asso.Ve.La. è “Supra omnia traditio”.
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