Il Ministero del Turismo, presieduto da Massimo Garavaglia, non ha ancora emesso nessun provvedimento che vada a modificare le regole già in vigore per l’estate 2020 e il Ministro, con alcune dichiarazioni ufficiali alla stampa, ha lasciato intendere che toccherà alle Regioni, in base all’andamento della situazione sanitaria, adeguare le normative in senso più restrittivo o emanare regolamenti specifici in base alle necessità delle singole località.
Si va quindi verso una riconferma generale delle regole del 2020. In spiaggia per esempio, si partirà con la preparazione degli arenili e degli stabilimenti già nei prossimi giorni, con l’obiettivo di piena operatività entro maggio.
Occorrerà mantenere un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia. Potrebbe essere riproposto in molte località balneari l’ingresso numerato agli arenili al fine di gestire il numero massimo di persone.
E come bisognerà comportarsi in barca? Le notizie anche su questo fronte sembrano incoraggianti, e non ci sono all’orizzonte altre restrizioni, al netto dell’andamento dell’epidemia Covid, rispetto alle regole già vigenti nel 2020. Per le barche a vela verrà consigliato l’utilizzo per nucleo familiare, o in alternativa il distanziamento e le protezioni individuali. La barca a vela e le attività all’aria aperta per altro sono tra le attività a basso rischio. Le criticità semmai dipendono dalla permanenza all’interno dell’imbarcazione durante la vacanza, di qui il consiglio dell’utilizzo della barca per nucleo famigliare.
Non sono in discussione quindi al momento limitazioni all’utilizzo della barca nel nostro paese ne la possibilità di spostarsi liberamente. Da tenere conto in caso di vacanza all’estero che ogni paese adotta regolamenti diversi ed è prudente informarsi dettagliatamente prima di partire al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.
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