Se nei primi giorni di regata i team in gara hanno dovuto combattere con arie leggere e buchi di vento, ben diverse sono state le condizioni meteo incontrate nelle ultime ore, con una notte, quella di mercoledì dove il maestrale ha toccato anche i quaranta nodi. Condizioni che hanno messo a dura prova barche ed equipaggi, che in alcuni casi si sono dovuti aiutare tra loro. Come è successo a Bov Plain Sailing, lo scafo di Anthony Camilleri che ha conquistato la vittoria in tempo compensato nella speciale categoria riservata agli equipaggi in doppio (in tempo reale, il successo è andato a White Star di Tisci-Chiaramenti).
“Sono contentissimo – ha detto Camilleri – di questo successo. Ma devo menzionare prima di tutto Beppe Bisotto, lo skipper di Atame. Con lui abbiamo combattuto una bellissima battaglia, spesso affiancati, e quando abbiamo avuto un problema con i terzaroli della randa, si è offerto di aiutarci. Quel gesto dimostra lo spirito che anima la nostra disciplina, ci aiutiamo a vicenda. Probabilmente il momento peggiore della regata è stato mercoledì notte. Eravamo stanchi e il tempo era terribile. C’erano circa quaranta nodi di vento e onde di sei metri che si rompevano in pozzetto. Abbiamo ammainato la randa e proseguito con solo il fiocco di tempesta. E’ stata la parte più difficile della regata. Questa è una regata dove si passa da un estremo all’altro. Il giorno prima la navigazione era magnifica, in poppa con lo spinnaker, planando costantemente a dodici nodi, con punte di diciotto”.
© Riproduzione riservata