Il bollettino parla di una situzione simile a quella che si è creata nel 1998 e che ha scolpito quella regata nella storia della vela come una delle più drammatiche.
Il fenomeno meteorologico che si annuncia non avrà la stessa intensità di quello del 1998, almeno sulla carta, ma si parla comunque di venti da sud ovest intorno ai 40 nodi e onde enormi.
Secondo il noto metereologo Roger Badham, nulla è certo, come sarà il meteo durante la regata si potrà sapere con certezza solo 48 ore prima.
Nel frattempo Ian Murray, il tattico di Wild Oats XI, ha messo le mani avanti e ha suggerito che se le previsioni meteo si dovessero concretizzare, sarebbe meglio posticipare la partenza.
Nessuno vuole ripetere gli errori del 1998 quando per una cattiva interpretazione dei bollettini meteo, nonostante i dati lasciassero capire che sullo stretto di Brass che separa l’Australia dalla Tasmania si stava per scatenare l’inferno, il comitato di regata non ha fermato la regata e non ha dato l’allarme e la conseguenza fu 5 barche affondate e 6 velisti scomparsi in mare.
Badham ha spiegato che nella prima fase della regata ci si possono aspettare venti settentrionali a circa 30 nodi che più avanti cambieranno per girare a sud ovest e, probabilmente, rinforzare. “Dipende da quanto saranno veloci le barche e da quanto a sud saranno quando il vento girerà. Il cambiamento di vento dovrebbe avvenire tra Jervis Bay (80 miglia a sud di Sydeny) e Gabo Island l’entrata dello stretto di Brass”.
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