
Il fratello quindi ha lanciato l’allarme alla Guardia Costiera che ha fatto intervenire una nave commerciale che era prossima al Myfly e ha fornito al marinaio americano viveri e acqua.
Ripartito il Mayfly ha continuato a accumulare ritardi e il 4 novembre scorso, dopo una brutta burrasca e a 250 miglia da Los Angeles, la Guardia Costiera ha ricevuto una nuova richiesta di soccorso da parte del Mayfly nuovamente per carenza di acqua e viveri.
Anche in questa occasione una nave commerciale è stata chiamata a cambiare rotta e portare soccorso al marinaio a stelle e strisce che come per la prima richiesta ha ricevuto razioni di cibo e acqua.
Infine, l’11 novembre scorso quando la barca si trovava a 85 miglia da Point Vicente a Los Angeles, un’ultima richiesta di soccorso sempre per carenza di acqua e scarsità di cibo.
Come le altre volte, la Guardia Costiera ha risposto prontamente, ma questa volta ha inviato una sua motovedetta che più che consegnare cibo e acqua, ha preferito chiudere la lunga storia della traversata del Myfly, agganciandolo con una cima e trainandolo a terra.
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