Puoi avere una barca eccezionale, puoi rinunciare a dormire, romperti la schiena con continui cambi di vele, ma quando Eolo decide che non è il tuo momento, c’è poco da fare. Questo è quello che sta accadendo agli otto inseguitori del gruppetto di testa. Come Armel Le Cléac´h e i quattro che lo tallonano da vicino, il vento si chiude dietro di loro costringendo Mike Golding, Jean Le Cam e Dominique Wavre a moltiplicare gli sforzi non per guadagnare acqua, ma solo per limitare il distacco crescente.
La testa della regata - Armel e gli altri 4 stanno correndo spinti da un vento di 25/30 nodi costante con mare regolare anche se molto formato, mentre Golding e i suoi compagni d’inseguimento stanno fuggendo da una sacca di alta pressione che non sembra volerli abbandonare con venti tra i 14 ei 18 nodi. Le previsioni meteo dicono che la situazione continuerà per le prossime 24 ore: dopo il passaggio del gruppo di testa, lentamente, i venti diventeranno più deboli.
Gabart - Il giovane Gabart sembra avere problemi con il suo trasmettitore perché da questa notte non appare più sullo schermo della Vendée Globe e ieri sera non ha potuto partecipare alla diretta di Vendée Globe TV, ma il comitato organizzatore assicura che sta bene e non ha problemi. Da quanto si sa, durante la notte ha perso la terza posizione e ora copre la quarta tallonato a breve distanza da Alex Thomson.
Sansò - Jevier Sansò ha fatto lo stesso errore di Armel Le Cléac´h, quando questi ha perso la testa della regata ha voluto stringere troppo verso est nel passaggio della zona dominata dall’anticiclone di Sant’Elena e si è venuto a trovare nel mezzo dell’alta pressione. Un errore pagato caro che negli ultimi 4 giorni ha fatto raddoppiare la distanza tra lui e il gruppo di testa.
La meteo della Vendée Globe
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