Alessandro continua a suscitare molte perplessità. Il fatto che sia ultimo, è dato ormai per scontato ed è anche una cosa capita dai più, ci sono motivi tecnici per cui non ci si potrebbe aspettare un piazzamento diverso, ma quello che non si riesce a determinare con esattezza, è se Alessandro stia facendo una passeggiata in mezzo a tre oceani, puntando a tagliare il traguardo “prima o poi”, o stia correndo la regata. La sua performance è difficile da giudicare perché al momento la sua distanza dalla testa della regata è grande, ma i suoi tempi non sono molto distanti da quelli realizzati da altri grandi skipper con barche simili alla sua in passato.
Mantenendo la sua attuale media di circa 300 miglia in 24 ore, Alessandro arriverà al traguardo con poco più di un mese di ritardo sul primo classificato.
Come abbiamo detto più volte, Team Plastique è una barca molto diversa dalle altre, è l’unica a non avere la chiglia basculante, è la più pesante e la più stretta, quindi metterla a confronto con i suoi attuali avversari è un esercizio inutile, però, la si può mettere a confronto con se stessa. Nell’edizione del 2000-2001, Team Plastique, partecipò alla regata con il nome di Sodèbo e conquistò il quarto posto in 105 giorni timonata da Thomas Coville. Nella regata Thomas ebbe seri problemi al pilota automatico che lo obbligò a timonare a mano per ben 11 giorni accumulando un pesante ritardo. Coville, ancora oggi reputa che, all’epoca, la barca e lui avevano le possibilità di competere per il primo posto della Vendée Globe se non fosse stato per quel guasto tecnico.
Nella stessa regata parteciparono Simone Bianchetti che arrivò dodicesimo e, soprattutto, Pasquale De Gregorio che arrivò al quindicesimo e ultimo posto, ma con un 50 piedi e non un 60 e dopo aver dovuto bloccare il meccanismo di basculamento della chiglia sin dai primi giorni di navigazione perché si era rotto, trasformando di fatto la sua barca in una barca a chiglia fissa, ma con tutti gli svantaggi di una barca a chiglia basculante.
Stando a questi dati, si può dire che Team Plastique ha le possibilità tecniche di chiudere la Vendée Globe in un tempo che può variare tra i 95 e i 115 giorni (nel computo si tiene in considerazione che nell’edizione del 2000-2001, non c’erano i cancelli e le barche navigavano più a sud su di un tragitto più corto). La performance di Alessandro andrà quindi giudicata, non tanto in relazione al primo arrivato di questa edizione della Vendée Globe, quanto ai tempi stabiliti da Sodèbo nel 2000-2001. Al momento Alessandro ha un leggero ritardo su quei tempi, ma ha ancora la possibilità di concludere la sua Vendée Globe entro i 115 giorni, tuttavia il mare non è una pista asfaltata e tutto è possibile, in un senso e nell’altro, non rimane quindi che stare a vedere quello che combinerà Di Benedetto nelle prossime settimane.
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