Alcune di loro sono esperte di questo giro del mondo in solitaria senza scalo come la Davis che è alla sua terza partecipazione e correrà su Initiatives-Cœur, altre invece sono alla loro prima esperienza, ma nessuna di loro è un pivello della vela.
Un'altra skipper esperta di IMOCA 60 anche se non l’abbiamo mai vista al Vendée Globe, è Isabelle Joschke che nel 2017 è arrivata ottava alla Transat Jacques Vabre e seconda alla Monaco Globe Series.
C’è anche una giornalista, l’inglese Pip Hare, specializzata in Class 40. Pip ha comprato un vecchio IMOCA di una ventina di anni che fu di Bernard Stamm. Pip è scesa in acqua con la sua barca a gennaio scorso e ha iniziato gli allenamenti e le qualificazioni.
Un'altra skipper che cavalcherà un IMOCA vintage sarà Alexia Barrier che naviga già da un po’ con un IMOCA disegnato da Marc Lombard per il Vendée Globe del 2000-2001 e costruita nel 1998. Alexa con il suo IMOCA ha partecipato all’ultima Route du Rhum piazzandosi in 15esima posizione.
In ultimo una giovane skipper che può vantare un allenatore d’eccezione, Armel Le Cléac’h, l’ultimo vincitore del Vendée Globe, si tratta di Clarisse Crémer che correrà con lo sponsor Banque Populaire, lo stesso di Armel. La Crémer è arrivata seconda alla Minitransat del 2017 e 14esima alla Transat AG2R del 2018. La barca di Clarisse sarà l’ex SMA che recentemente ha vinto la Route du Rhum. La skipper parteciperà alla prossima Transat Jacques Vabre in coppia con Armel Le Cléac’h.
La partecipazione delle signore al Vendée Globe non è stata costante, nelle prime edizioni non c’era nessuna signora a correre per gli oceani, ma poi, le prime donne arrivarono nell’edizione del 96-97 e da quel momento furono otto le skipper a condurre un IMOCA intorno al mondo, di queste 6 completarono il giro e 2 (tra le quali Sam Davis) si ritirarono.
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