I giornalisti hanno protestato per lo spostamento della sede da Parigi a Rennes, giudicando il trasloco un trucco per facilitare il licenziamento dei giornalisti considerati in eccesso. La protesta si è concretizzata nella pubblicazione su diversi organi di stampa di una fotografia che li ritrae dentro dei sacchi della spazzatura a simboleggiare il fatto di sentirsi trattati come oggetti non più utili che vanno gettati via.
Voiles et Voiliers nel 2014 ha registrato una perdita di 1,6 milioni di euro, perdita seguita da diversi anni di problemi economici determinati dalla crisi economica che ha visto un acuirsi della perdita di copie in edicola e un calo molto forte (circa 70%) degli introiti da pubblicità.
Il giornale ha provato ad affiancare alla rivista di carta un’edizione digitale della stessa, ma, come accade spesso, si è limitato a offrire ai propri lettori una replica della rivista cartacea in formato digitale sfogliabile.
Voiles et Voiliers è una delle testate storiche della vela francese, un paese dove le barche godono di una considerazione molto diversa di quanto accade da noi.
Per anni firmare un articolo di Voiles et Voiliers per un giornalista di vela era sufficiente a guadagnare prestigio e ancora adesso quanto dice il giornale è tenuto nella massima considerazione da chi segue la vela in Francia. Purtroppo però la crisi non ha risparmiato nessuno e questa, insieme al cambiamento del modo di fare informazione con il passaggio violento dalla carta al digitale sta spingendo molte testate fuori dal mercato.
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