Lo skipper Ken Read, vedendosi avvicinare la grande nave mercantile, lunga oltre dieci volte PUMA ha detto “questi sono i nostri nuovi migliori amici!” Le taniche di carburante sono state trasferite con un ingegnoso sistema di cime, mentre il team cercava di mantenere la barca il più stabile e ferma possibile, a circa una cinquantina di miglia dalle enormi fiancate del cargo. Grazie a condizioni di mare calmo, l’operazione è stata portata a termine senza problemi. Il team statunitense ha messo in atto un piano per caricare la barca su una nave, nei pressi di Tristan da Cunha e portarla a Città del Capo, dove arriverà anche il secondo albero, spedito dagli USA ieri.
Ecco il racconto di Amory Ross, MCM di PUMA: “Non avevamo più gasolio, stavamo andando con i vapori. Ogni tanica passata dal super cargo Zim Monaco, significa più miglia verso Tristan, la nostra isola della salvezza atlantica. Ogni contenitore verde ci ha dato la speranza di portare questa barca e noi undici alla linea di partenza a Città del Capo. Ma accidenti, che impresa! Se c’è una cosa da dire sui nostri viaggi recenti, è che è stato tutto molto difficile. Il trasferimento del gasolio è andato bene, ma non sono mancati momenti di paura. Abbiamo recuperato il gasolio, firmato alcuni documenti, mandato a bordo un po’ di magliette sudate di PUMA Ocean Racing, salutato e messo la prua dritta verso Tristan, rotta 125°. Andiamo! Dobbiamo a questi uomini misteriosi un ringraziamento e in molti sensi dobbiamo loro anche la nostra regata. Senza di loro avremmo certamente perso la seconda tappa. Però la nostra è ancora una corsa contro il tempo, dovremmo arrivare a Tristan sabato mattina presto. La nostra nave parte oggi da Città del Capo con lo shore team, dovrebbero arrivare lunedì o martedì. L’albero di rispetto è stato spedito, ci sono un sacco di pezzi del puzzle e poco tempo per metterli insieme, quindi sarà il solo il tempo a darci delle risposte. La notizia più importante è che il morale a bordo è ottimo, siamo tutti pronti a scendere dalla barca e a metterci al lavoro per la “ricostruzione”, date le circostanze comunque stiamo bene. Grazie a tutti per il vostro supporto. E’ un grande team, un grande gruppo di persone, e vi ringraziamo molto.”
Cinquecento miglia più a sud intanto, Telefónica continua a mantenere la leadership della tappa, a 1.553 miglia dalla linea del traguardo. Secondo le elaborazioni dei software di navigazione, e viste le velocità medie tenute nelle ultime ore, gli spagnoli potrebbero arrivare a Città del Capo nella notte fra sabato e domenica.
La potenziale minaccia agli iberici viene da CAMPER che secondo le ultime posizioni ha un deficit di 108,5 miglia, ma che sta mantenendo pure buone medie di velocità e il cui equipaggio, guidato dallo skipper australiano Chris Nicholson, ha certo grande voglia di riscossa.
321 miglia più indietro, i francesi di Groupama 4 stanno cercando di camminare il più possibile, non solo per recuperare terreno sui leader, ma anche per riuscire a sfuggire al potenziale pericolo di una nuova alta pressione, che ingenererebbe venti deboli e che non consentirebbe loro di raggiungere Città del Capo con arie favorevoli, attardandoli e facendo loro coprire più strada.
A terra, in Sudafrica, continua intanto il lavoro degli shore team in previsione dell’arrivo di Team Sanya e di Abu Dhabi Ocean Racing, entrambe le barche infatti stanno navigando a bordo di due cargo e dovrebbero raggiungere Città del Capo entro la fine di novembre.
Classifica provvisoria 23 novembre, alle ore 13 GMT, diciottesimo gioro
1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 1.553,1miglia da Città del Capo
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +108,5
3. Groupama sailing team (Franck Cammas), +321,3
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1
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