
Nel 2012 un Decreto Legge, introdusse il noleggio occasionale che permette a chiunque di noleggiare la propria barca per un massimo di 42 giorni l’anno.
Il 2012 lo ricordiamo come un anno difficile, l’Italia era nella seconda fase della crisi a W che era iniziata nel 2008 con il fallimento della Lehman Brothers.
Era l’epoca del governo Monti, quando, con il Decreto Salva Italia del 2011, venne introdotta la tassa di possesso sulle barche a partire dai 12 metri. In seguito, forse per incentivare il settore nautico e cercare di porre rimedio agli effetti negativi che portarono con quella tassa, lo stesso governo introdusse, con un Decreto Legge del 2012, la possibilità di effettuare il noleggio occasionale di imbarcazioni tra privati.
Il governo con questa misura voleva permettere ai possessori di barche di avere una forma diversa di rendita e con questa incentivare la nautica da diporto.
Il Decreto oggi stabilisce che si possa noleggiare la propria barca per un massimo di 42 giorni.
Parliamo di noleggio, il che significa che la barca deve essere messa a disposizione del cliente con il proprio skipper. Questo può essere il proprietario stesso o un’altra persona.
Al contrario di quanto accade per le società di noleggio autorizzate che sono tenute a fornire skipper professionisti che hanno superato una serie di esami che li abilitano alla professione tra cui tutti gli esami per la sicurezza in mare, l’antincendio e il primo soccorso, gli skipper per le barche da noleggio occasionale non devono avere alcuna autorizzazione particolare, è sufficiente la patente nautica.
Le tasse sul noleggio occasionale
Sul noleggio occasionale si paga un’imposta sostituiva del 20%, dal reddito derivante dal noleggio non si possono detrarre le spese, ovvero l’imposta va calcolata su l’intera somma dei diversi noli.
Il reddito da noleggio occasionale va riportato nel quadro RL della dichiarazione dei redditi.
Sul corrispettivo del nolo non si applica l’IVA perché non si tratta di attività imprenditoriale e non vi si pagano i contributi INPS perché questo non è un reddito da attività professionale.
L’imposta sostitutiva va versata utilizzando il modello F24 con il codice tributo “1847”.
Cosa bisogna fare per fare del noleggio occasionale?
Il proprietario della barca che fa noleggio occasionale deve comunicare il noleggio stesso all’Agenzia delle Entrate inviando l’apposito modulo per mezzo e-mail a questo indirizzo dc.ti.noleggio@agenziaentrate.it .
Il modulo può essere inviato anche il giorno stesso di inizio del noleggio a condizione che lo si faccia prima che questo inizi.
Il modulo e la ricevuta che si riceverà dall’Agenzia delle Entrate dopo l’invio dovrà essere portata a bordo e mostrata agli agenti delle Motovedette che eventualmente dovessero fermare la barca per un controllo.
Quali sono le sanzioni per chi effettua il noleggio occasionale abusivamente?
Se si noleggia la propria barca e si omette di comunicare il noleggio all’Agenzia delle Entrate, sarà applicata una sanzione amministrativa che potrà andare da un minimo di 500 a un massimo di 5.000 euro.
Se invece si noleggia la propria barca per un periodo superiore ai 42 giorni previsti, l’Amministrazione può considerarla come attività commerciale abusiva.
In tal caso, le conseguenze sono più gravi:
a) Possibile accertamento fiscale e recupero delle imposte dovute (IVA, imposte sul reddito).
b) Obbligo di apertura della Partita IVA con applicazione delle sanzioni per l’omessa dichiarazione dei redditi.
c) Sequestro dell’imbarcazione, se viene dimostrato che l’attività viene svolta in modo sistematico senza autorizzazione.
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