giovedì 20 marzo 2025
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Le spiegazioni del giorno dopo

Nervi tesi tra il defender e il challenger americano dopo che la Coppa è tornata in tribunale. Ognuno riporta la propria versione dei fatti, ovviamente molto discordante dall’altro

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Valencia – Alinghi e Bmw Oracle sono di nuovo ai ferri corti. Dopo il fallimento del meeting di Singapore e l’azione legale del consorzio statunitense che ha riportato la storica brocca in tribunale, entrambi i team hanno espresso il proprio punto di vista a riguardo.
Ha iniziato Alinghi, attraverso un comunicato dai toni decisi e inequivocabili. “Bmw Oracle è già riuscito a eliminare – ha detto Brad Butterworth – diciotto sindacati attraverso il sistema giudiziario per guadagnare l’accesso diretto alla finale dell’America’s Cup. Ora stanno cercando di vincere la Coppa senza aver mai regatato. Quest’ultima azione legale arriva come uno shock nel momento in cui stavamo pianificando un altro incontro per finalizzare gli argomenti affrontati a Singapore e ciò dimostra la loro cattiva fede. Chiaramente non sono pronti per regatare. Inoltre hanno completamente ignorato la giurisdizione della Giuria dell’America’s Cup, che loro stessi avevano fortemente caldeggiato, e si sono ripresentati davanti alla corte di New York, dove chiaramente pensano di avere maggiori possibilità di successo”.
Non si è fatta attendere la risposta degli statunitensi, che attraverso una conferenza di Russell Coutts a Valencia, hanno risposto punto su punto alle accuse del defender. Lo skipper neozelandese ha raccontato come durante il meeting di Singapore le parti erano molto vicine all’accordo su una serie di modifiche al bando pubblicato da Alinghi. Ma verso la fine del secondo giorno di incontri, una telefonata da Ginevra avrebbe fatto saltare tutto. Non necessariamente di Bertarelli perchè, come ha sentenziato Coutts, il patron di Alinghi sarebbe spesso consigliato da alcuni suoi uomini di fiducia. Lo skipper di Bmw Oracle ha inoltre sottolineato come per tutte le questioni riguardanti il Deed of Gift sia necessario rivolgersi alla corte di New York, e la Giuria Internazionale potrebbe solo fornire un parere tecnico sull’interpretazione della costituzione della Coppa America. Per Coutts, tuttavia, ci sono i tempi tecnici perchè la questione si risolva entro l’8 febbraio, in quanto i togati d’oltreoceano hanno invitato Alinghi e Bmw Oracle a depositare le proprie memorie il 20 e il 26 gennaio. Sulla questione delle vele del defender, infine, Coutts diffida sul fatto che Alinghi le abbia costruite a Villeneuve, in Svizzera. “Esistono solo due posti nel mondo – ha detto – dove si costruiscono le vele 3DL e sono gli Stati Uniti e lo Sri Lanka. Forse in Svizzera ci hanno soltanto stampato il numero velico”.

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