Il comitato di regata ci ha creduto fino alla fine e per tutta la notte di sabato sono state studiate le carte meteo e le condizioni del mare, finché un rimorchiatore è uscito all’alba per valutare il vento e lo stato del mare.
Alla fine, tra molte sterili polemiche, è prevalso il buon senso, non tanto per il vento che non ha poi soffiato con particolare intensità, quanto per il pericolo di temporali che avrebbero potuto abbassare la visibilità, rendendo veramente pericolosa la regata più affollata del mondo.
Tanto più che della bora non ci si può comunque fidare e, come da copione, un violento temporale ha investito Trieste all’ora di pranzo, flagellando la città e il golfo con pioggia e raffiche di vento, dando ragione agli ottimi marinai, che dalle banchine davanti a piazza Unità d’Italia e dagli storici caffè triestini si sono goduti lo spettacolo della burrasca al sicuro.
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