
Ma per Polidori questo non è il primo incidente, né la prima uscita infelice, il vicesindaco a luglio 2018 se la prese anche con la Barcolana criticando amaramente la pubblicità dell’evento che recitava “We are all on the same boat”.
“Siamo tutti sulla stessa barca” come diceva la pubblicità è il pensiero dominante tra i velisti italiani che mal digeriscono che si possa abbandonare degli esseri umani a morire in mare, infrangendo una delle leggi fondamentali del mare che vuole che il comandante non si possa esimere dal portare soccorso a chi è in pericolo.
A Polidori lo slogan non andava bene e si espresse, come riportò il quotidiano on line Trieste Prima del 3 luglio del 2018, nel modo seguente.
"Per quanto riguarda i grandi eventi cari alla cittadinanza - dice Polidori - su cui ho la delega, io mi adopererò per analizzare la convenzione con il comune (si riferisce alla convenzione che ha la Barcolana con il comune e senza la quale la manifestazione non si potrebbe tenere). Se sono stati violati alcuni passaggi per la realizzazione di questa grafica (fa riferimento alla pubblicità della Barcolana) io interverrò con l'intenzione di arrivare fino in fondo e restituire un evento di prestigio a tutti i triestini - conclude - non solo a quelli con un determinato credo politico."
Il messaggio aveva il sapore amaro della minaccia, ma visto che la Barcolana si è fatta e che la grafica non è stata cambiata, anche in quell’occasione Polidori non ha avuto il supporto che si aspettava dai triestini.
© Riproduzione riservata