Comincia a prendere corpo l’operazione di recupero del Bayesian, il Perini di 56 metri affondato il 19 agosto scorso nella baia di Porticello, vicino Palermo.
Lunedì 25 novembre, i rappresentanti del consorzio di assicurazioni British Marine hanno presentato alla procura di Termini Imerese e alla Capitaneria di porto di Palermo alcuni possibili piani per il recupero.
Questi sono frutto di una serie di sopraluoghi sul relitto effettuati da diverse aziende specializzate che hanno portato alla preparazione di otto piani di recupero.
Di questi la procura e la capitaneria, in accordo, ne hanno selezionati due, e ora dovranno, entro dicembre, decidere a chi affidare il compito. L’intera operazione dovrebbe iniziare a metà gennaio 2025 e concludersi in circa cinque settimane.
L’operazione non sarà facile, sarà lunga e dispendiosa, con un costo stimato di circa 2 milioni di euro.
L’obiettivo principale è riportare a galla lo yacht perfettamente integro, incluso l’albero di 74 metri, il che rende il processo particolarmente complesso.
Attualmente il Bayesian è adagiato sul fianco destro e dovrà essere ruotato di 90° per riprendere il suo assetto naturale.
Una volta in posizione, la nave sarà imbragata con cavi e sollevata da una gru speciale montata su un pontile galleggiante costruito per l’occasione. La gru dovrà sollevare un peso di circa 473 tonnellate e, in aggiunta ai cavi, saranno utilizzati anche dei palloni che avranno il compito di tenere in assetto la barca sino a quando sarà fuori dall’acqua oltre che a contribuire a far risalire lo yacht.
Durante il recupero bisognerà tenere anche conto dei 18.000 litri di carburante ancora presenti nei serbatoi della nave e che, se dovessero fuoriuscire, provocherebbero gravi danni ambientali nella zona di Porticello.
Oltre al valore economico, il recupero dello yacht potrebbe avere implicazioni di sicurezza internazionale. Si ipotizza che all’interno del Bayesian, in una cassaforte, siano custoditi documenti considerati di grande rilevanza per diverse potenze straniere.
Mike Lynch, che con la moglie era il proprietario dello yacht, aveva affari nel mondo dell’informatica e collaborava con diversi servizi segreti. Per questo motivo, il Bayesian sarà sottoposto a misure di sicurezza straordinarie, su cui però vige il massimo riserbo.
Una volta recuperato, il superyacht sarà trasferito in un cantiere idoneo per le operazioni successive e messo a disposizione delle autorità competenti. Resta da vedere come si evolveranno le indagini legate alla storia del Bayesian e quali sviluppi potrebbero emergere in seguito al suo recupero.
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