Jérémie Beyou è uno degli skipper di punta nel mondo delle regate oceaniche, una delle star della vela francese che punta a partecipare al suo quinto Vendée Globe, il giro del mondo senza scalo e assistenza.
Il francese ha varato l’attesissima Charal 2, l’Imoca 60 con cui parteciperà alla prossima Route du Rhum, poi alla Transat Jacques Vabre nel 2023 e infine al Vendée nel 2024.
La presentazione è stata degna di un film.
Aldilà dei video emozionali la barca è molto interessante per diversi aspetti, a cominciare dal fatto che l’ha disegnata Sam Manuard, lo stesso designer che ha progettato il nuovo First 36.
Manuard ha introdotto nuove forme nella classe Imoca, come la prua rialzata sull’acqua vista sull’ex Occitaine che sta facendo tendenza nei nuovi progetti.
Particolarità che si è vista anche nella nuova Chral 2, che nei primi test di raddrizzamento immortalati dai fotografi mostra infatti nella parte bassa della prua un ginocchio che la tiene alta sull’acqua.
Una soluzione che serve a contenere il problema dell’ingavonamento, e che infatti anche Giancarlo Pedote ha sposato nella prua di Prysmian modificata.
La particolarità di Charal 2, in attesa di vederla navigare, è anche la posizione e l’inclinazione dei timoni: le due pale sono abbastanza vicine tra di loro, probabilmente per uscire dal flusso turbolento dei foil, ma forse c’è di più.
Non è da escludere che in quella posizione e con quell’angolo di inclinazione le due pale contribuiscano al raddrizzamento della barca e anche al lift, al sollevamento, lavorando quindi in coppia con i foil. Ne sapremo di più dopo le prime navigazioni di Charal 2.
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