
Il video documenta dettagliatamente l’accaduto.
Si nota subito la barca a vela che scarroccia lateralmente, per un’evidente corrente contraria, e il cargo che sopraggiunge. Si tratta della Cuyahoga, nave battente bandiera canadese, lunga 189 metri, pesante oltre 10 mila tonnellate, che in quel momento secondo i dati AIS navigava a una velocità intorno ai 10 nodi.
Dalle immagini si vede come il Catalina 30 abbia le vele quasi regolate per la bolina, e cerchi quindi di andare contro corrente e con un angolo stretto al vento, non certo il migliore dei modi per liberare velocemente la rotta della nave. Per quanto valga la regola, secondo il codice internazionale della navigazione, che le barche a vela abbiano sempre la precedenza negli incroci in mare con le altre unità, in questo caso si applica una delle eccezioni previste, ovvero l’obbligo di dare precedenza a una nave con manovrabilità ridotta.
In un porto canale come quello sul Saint Clair, una nave di 190 metri avrà sempre una mobilità ridotta, e saranno le barche a vela a doverle lasciare acqua a sufficienza. Il Catalina aveva quindi l’obbligo di lasciare spazio alla nave, che invece come si vede è costretta a compire un cambio di direzione di qualche decina di gradi per evitare il peggio.
Il timoniere della barca a vela nel frattempo tenta ancora di risalire vento e corrente per passare a prua della nave. Solo quando la collisione inizia a sembrare quasi inevitabile, il Catalina finalmente poggia, lasca le vele, e passa poco distante la prua della Cuyahoga per andare a sfilarle a poppa.
La collisione è stata evitata solo per pochi metri e per l’equipaggio della barca a vela le conseguenze sarebbero state gravissime. Quando si affronta un incrocio simile, in uno spazio relativamente ristretto e in questo caso anche con una forte corrente, puntare la poppa della nave e avere sempre la via di fuga sottovento è la soluzione più sicura per evitare spiacevoli conseguenze.
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