Il primo punto riguarda le date in cui si può presentare la domanda per accedere al credito d’imposta che passano dal 1 – 30 marzo, al 1 – 30 settembre.
Il secondo punto è il cambiamento dello stesso credito d’imposta. Questo sino al 2019 si poteva chiedere per un importo pari al 75% dell’incremento di spesa pubblicitaria, ovvero se l’anno precedente si erano spesi 10.000 euro e quest’anno si spendevano 12.000 in pubblicità, si poteva chiedere un credito d’imposta pari al 75% dei 2.000 euro di differenza, mentre quest’anno si potrà chiedere il 30% dell’intero importo speso.
L’unica condizione è che ci sia un incremento di spesa pari all’1% sull’anno precedente. Ovvero se l’anno scorso si sono spesi 10.000 euro e quest’anno si spendono 10.010euro, si potrà richiedere un credito d’imposta per 3.000 euro, ovvero il 30% del totale della spesa.
Il credito d’imposta è stato finanziato con 27,5 milioni di euro come già accaduto l’anno scorso.
La pubblicità per godere del credito d’imposta dovrà essere acquistata su testate digitali o cartacee iscritte al tribunale e dotate di un direttore responsabile.
Sono esclusi dal credito d’imposta i motori di ricerca, i social e tutti i mezzi non riconosciuti quali mezzi d’informazione.
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